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Giorgia Meloni, bomba sul governo. FdI vince in tribunale contro il ministro Speranza: "Costretto a far vedere il piano anti-Covid agli italiani"

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Il governo "piegato" da Fratelli d'Italia. Entro un mese il ministero della Salute diretto da Roberto Speranza dovrà trasmettere ai parlamentari meloniani Galeazzo Bignami (responsabile nazionale del Dipartimento sicurezza) e Marcello Gemmato (responsabile del Dipartimento Sanità) la copia del Piano nazionale emergenza per il contrasto al Covid. È la sentenza del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso dei due deputati di FdI. La vicenda ha inizio il 4 agosto scorso, quanto Bignami e Gemmato presentarono al Ministero una richiesta di copia del Piano di cui aveva parlato in un'intervista giornalistica il direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute. La non risposta del ministero ha portato al ricorso. Respinte l'eccezione di genericità e inammissibilità, il Tar si è concentrato sul fatto che il Ministero ha eccepito il proprio difetto di legittimazione passiva, ritenendo che il documento in questione fosse solo un testo elaborato e proposto dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, e non un Piano pandemico approvato con atto formale dal ministero della Salute. Nonostante ciò, spiegano i giudici, il ministero ha depositato il documento in giudizio. I parlamentari di FdI hanno contestato la posizione ministeriale, sostenendo che la documentazione di cui avrebbero voluto l'ostensione era il 'Piano nazionale di emergenza' di cui aveva parlato il funzionario nell'intervista.

 

 

 

 "Contrariamente a quanto affermato dal Ministero - scrive il Tar - nella citata intervista, mai smentita né dall'interessato né tanto meno dal Ministero, il direttore generale della Programmazione sanitaria del Ministero della Salute ha dichiarato in modo inequivocabile, riferendosi proprio al 'Piano nazionale emergenza', che 'già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata non spaventare la popolazione e lavorare per contenere il contagio'. Bignami e Gemmato hanno dimostrato che precedenti piani per la gestione di pandemie sono stati predisposti dal Ministero. Pertanto, per i giudici de Tar "la circostanza che si tratti di un piano che non è provato sia poi sfociato in un vero e proprio provvedimento applicativo, nell'ottica del diritto di acquisirne copia è del tutto irrilevante. Come pure irrilevante è il fatto che i ricorrenti avrebbero potuto avvalersi dei poteri che il loro status di parlamentari attribuisce loro, come per esempio quello di presentare interrogazioni o interpellanze alla Camera di appartenenza". "L'essere deputati - conclude la corte - non può certo privarli degli strumenti che la legge mette a disposizione di qualsiasi cittadino per acquisire qualsiasi documento in possesso di pubbliche Amministrazioni".

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