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Mara Carfagna e Giovanni Toti, "unica prospettiva patriottica". Crisi di governo, qui cambia il quadro

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La linea più dura nei confronti del governo è quella di Giorgia Meloni: “L’unica soluzione sono le elezioni”. E a pensarla come lei sono anche Matteo Salvini e Antonio Tajani. Tant’è che i tre sono saliti al Colle per avere un colloquio con Sergio Mattarella, al quale hanno detto chiaramente di non essere disponibili per un governo di larghe intese: “Meglio perdere due mesi per dare voce al popolo che due anni a litigare per le poltrone”. Come riporta La Stampa, non la pensano così Giovanni Toti, leader di Cambiamo, e Mara Carfagna di Forza Italia. “Non credo che questo Parlamento abbia voglia di andare a casa, visto che tre quarti dei parlamentari non tornerà al suo posto. A forza di dire ‘votiamo votiamo’ il centrosinistra si rafforza”, ha sottolineato il governatore ligure nella riunione del centrodestra, chiedendo così di non scartare l’ipotesi di un governo di salute pubblica. Come lui la Carfagna: “È insensata l’alternativa o un governicchio sorretto dai transfughi oppure elezioni anticipate. La sola prospettiva patriottica sarebbe un governo di salvezza nazionale, con una guida autorevole”. Da Forza Italia si è fatto sentire anche Renato Brunetta, pure lui favorevole a un patto di riconciliazione nazionale: “Serve un patriottismo bipartisan”: questo il messaggio rivolto direttamente al premier Conte.

 

 

 

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