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Maria Rosaria Rossi, il sospetto sulla "vendetta contro Berlusconi". "Perché ho votato sì a Conte", retroscena: "Si sentiva tradita"

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Tutti gli occhi su Maria Rosaria Rossi, una dei due "traditori" di Forza Italia che hanno votato sì alla fiducia a Giuseppe Conte. Un doppio smacco per Silvio Berlusconi, visto che la Rossi è stata per anni la sua fedelissima "segretaria politica personale". E secondo i più maliziosi la senatrice 48enne avrebbe deciso di spiazzare tutti, soprattutto il suo partito, proprio perché il rapporto col Capo si è raffreddato da diversi mesi a questa parte. "Si sentiva tradita e non l'ha mai nascosto", spiega il Corriere della Sera. I vertici l'hanno punita a tempo di record: espulsa da Forza Italia, perché come spiegato dal numero 2 Antonio Tajani la fiducia al governo non vale come "voto di coscienza".
 

 

 

"Non ho condiviso la mia decisione con Berlusconi, il mio rapporto di stima e amicizia con lui rimane immutato", ha assicurato lei a tarda serata, dopo aver platealmente salutato l'aula di Palazzo Madama con un "ciao" a due mani. "È stato subito Berlusconi a dire a Tajani di buttarla fuori", confermano da Forza Italia. Questo per sopire il sospetto di Dagospia, che già martedì sera suggeriva che la sponda della Rossi e dell'altro forzista Causin sia stata dettata dallo stesso Cav per mandare un messaggio accomodante a Conte. Come dire: ti ho salvato io, ricordatelo. "Ho votato la fiducia a Conte perché unica nostra interfaccia in Italia e nel mondo - si è giustificata la senatrice, adducendo motivazioni politiche -. Il premier non è esponente dei partiti, ha una visione liberale ed europeista". " La sua condotta, di cui nessuno aveva sentore, è vergognosa, riprovevole, indegna - tuona Maurizio Gasparri -. Ha fatto bene Tajani ad annunciare la sua immediata cacciata dal partito insieme a Causin. Siamo rimasti tutti allibiti e ribadisco che si tratta di un comportamento da cialtroni, che offende militanti ed elettori, tanto più che la Rossi è apparsa negli anni passati come una persona di fiducia personale di Berlusconi, prima vittima di questa condotta intollerabile". R

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