Giuseppe Conte, la risposta a Renzi in Senato: "Ma quando mai?". Attacco frontale: "Non avete a cuore il futuro dell'Italia"
"Non avete a cuore il futuro dell'Italia". Giuseppe Conte parte piano, da burocrate, e finisce da politico agguerrito: la replica a Matteo Renzi è feroce, e dopo un lungo preambolo tecnico sul Recovery Plan l'attacco del premier è frontale. "Voglio dire una cosa: quando abbiamo trattato sui temi concreti, non mi sembra che non abbiamo trovato una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in una oscura cantina di Palazzo Chigi, ma con i ministri e le ministre di Italia Viva. Questa bozza, che avete voluto distruggere anche mediaticamente, era il frutto di un confronto bilaterale con tutti i ministri. Il sottoscritto aveva chiarito che ne avremmo parlato in tutte le sedi necessarie. L'effetto finale della vostra iniziativa è stato litigare per 40 giorni, avremmo potuto ritrovarci intorno a un tavolo e nel giro di 20 giorni dare al Paese molto prima la versione aggiornata, migliorata anche grazie al vostro contributo ma se mi permettete anche grazie alle altre tre forze della maggioranza. Si discute tutti insieme e nessuno può avere la pretesa della verità. Anche la cabina di regia avete ritenuto che fosse una proposta inaccettabile, indecente. Ma chi ha detto che non si poteva discutere? Ma quando mai vi è stato imposto qualcosa? Il risultato è che ora dobbiamo affrettarci e una struttura di monitoraggio va fatta. Io spesso ho difeso le vostre posizioni, non avete mai trovato porte chiuse. Ma poi avete scelto la strada delle aggressioni, avete iniziato a parlare fuori e non più dentro. Rispettiamo la vostra scelta, ma possiamo dire che forse questo non significa avere a cuore il futuro dell'Italia?".