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Debora Serracchiani avverte Giuseppe Conte: "Mai con Renzi, ma se non ci sono le condizioni si torna al voto"

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"Noi stiamo lavorando per evitare il peggio ma non a qualunque costo". A ridosso del voto sulla fiducia Debora Serracchiani non esclude le elezioni. "Matteo Renzi con il suo partito ha aperto una crisi al buio e incomprensibile - tuona in un'intervista al Corriere della Sera -. Dobbiamo dare al Paese un governo forte, se però non sarà possibile perché non ci sono le condizioni, ci saranno le elezioni". Le urne sono dunque l'ultima spiaggia. Il Pd, così come il M5s, sperano tutto fili liscio. Magari con l'aiutino di transfughi o di "responsabili". "Ci sono parlamentari di tutti i gruppi che, per storia personale e politica, hanno una sensibilità liberale, democratica ed europeista - ammette la deputata del Partito democratico -. Perciò confidiamo che si possa trovare una maggioranza politica che deve nascere sulla base". Ad accontentare l'esecutivo giallorosso anche un solo voto in più. Basta superare la soglia di 316 alla Camera e 161 al Senato. Come poco importa.

 

 

L'unica certezza? Non far governare il centrodestra. "Se non si trovasse la maggioranza, non ci sarà da parte del Pd la disponibilità a nessun tipo di governo con le forze anti europeiste e sovraniste. Non possiamo pensare che, pur di avere un governo, ci alleiamo con queste forze. L’ultima volta che è venuta alla Camera, Giorgia Meloni ha definito l’Unione europea una banda di strozzini. È molto difficile che i sovranisti si possano poi confrontare con l’Europa per il Recovery e la presidenza del Geo". Altrettanto difficile perdonare il rottamatore: "Il Pd ha fatto tutti gli sforzi possibili perché si evitasse la crisi, poi c’è stata quella conferenza stampa di Renzi che ha inteso rompere. Non credo, dunque, ci sia la voglia di mettersi al tavolo e rinforzare la squadra".

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