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Giuseppe Conte, lo sfogo: "Girerò casa per casa. O questo governo o elezioni"

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Giuseppe Conte è convinto: o il suo governo, o le elezioni. "Nessun accordo con Renzi", continua a ripetere. La giustificazione è sempre la stessa: il governo va avanti, perché con questa pandemia l'Italia "non può permettersi un vuoto di potere". Con l'accordo di Pd e  5 Stelle il premier si appresta, tra domani e martedì, ad affrontare il voto parlamentare che ne segnerà il destino politico. Senza i quattro voti dei centristi di Lorenzo Cesa, la situazione si è "molto complicata", scrive il Corriere della Sera. "Peccato, era una cosa bella. Ora è tutto più difficile. Ma io non mi arrendo, ho fretta di chiudere e rimettermi al lavoro", ha rivelato Conte.

 

 

"Se prendo la fiducia anche con qualche voto in meno dei 161, il governo continua il suo viaggio.Ma sarà un governo debole»", ha ammesso lo stesso premier.  Gli alleati del Pd, Nicola Zingaretti e Dario Franceschini, lo hanno tranquillizzato: "La fiducia la prendi, il tema è con quanti voti... Pensiamo a vincere e poi si rafforzerà la maggioranza, dal programma, alla squadra, ai voti in Parlamento". Se non dovesse farcela non resterebbe che il voto anticipato a giugno. Conte è già al lavoro anche se dovesse accadere questo scenario. "Se non prendo la fiducia il governo cadrà in Parlamento, davanti agli occhi degli italiani. E se a giugno si vota, la vittoria della destra è tutt' altro che scontata. Girerò l'Italia città per città, paesino per paesino, casa per casa...", rivela ai più stretti collaboratori. 

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