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Dpcm, Roberto Speranza spiazzato dal sì alle seconde case: "Non se ne era mai parlato"

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Il nuovo Dpcm non permette di andare nelle seconde case fuori regione, se non per emergenza. La stessa risposta la danno il telefono di pubblica utilità del ministero della Salute e del Viminale. Masi scopre, scrive Repubblica, "che (forse) andare nelle seconde case, anche se in un'altra regione (gialla o arancione e persino rossa) si può, in deroga al blocco degli spostamenti che il governo ha prorogato fino al 15 febbraio". Nel Dpcm e nel decreto non c'è scritto, ma fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che è in arrivo una deroga ad hoc. Sì alle seconde case e ovunque si trovino, anche non di proprietà ma prese in affitto a condizione che si vada esclusivamente con la famiglia e non con amici.

 

 

Una novità  che ha sorpreso il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia e anche quello della Salute, Roberto Speranza. "Non c'è nessun tema seconde case", ha detto Boccia. Colti in contropiede i tecnici che devo rendere esecutivo il Dpcm e a tradurre in pratica le disposizioni, vengono colti in contropiede. Una deroga che non c'è e di cui nessuno, a parte Palazzo Chigi, ne sa nulla. Un'altra gatta da pelare, come se non ne avesse abbastanza, per il governo che "promette di creare contestazioni e polemiche nella prima domenica di nuove restrizioni", conclude Repubblica.

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