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Nicola Zingaretti alla direzione Pd: "Matteo Renzi? Distruttore e presuntuoso, no alla collaborazione"

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La crisi di governo ovviamente non si ferma. Dunque, il Pd si riunisce oggi, domenica 17 gennaio, per una direzione nazionale in cui tentare di capire come affrontare i prossimi giorni. E soprattutto per decidere cosa fare con Matteo Renzi: recuperarlo o scaricarlo definitivamente dopo lo strappo? Nicola Zingaretti sembra non avere dubbi. Nel corso del vertice democrat, il segretario infatti ha insistito sul fatto che "la crisi ha indebolito la credibilità dell'Italia, ha allontanato politica dai cittadini. Il Pd è impegnato a fare di tutto per difendere gli interessi dell’Italia che in questa situazione sono più vulnerabili". 

Dunque, un appello rivolto ai cosiddetti responsabili: "Nel Parlamento esistono sensibilità democratiche, liberali ed europeiste che possono unirsi, noi facciamo un appello alla luce del sole e abbiamo il dovere, non il diritto, di rivolgerci al Parlamento per chiedere la fiducia perché l’Italia deve affrontare il Recovery, il piano di vaccinazione, le riforme sociali e del lavoro".

Zingeratti insomma punta sui voltagabbana. E, secondo quanto si apprende, chiude nuovamente a Renzi e a Italia Viva: "Una cosa è rilanciare, rinnovare, cambiare, aprirsi e mettersi in discussione, altra cosa è distruggere, avere un approccio liquidatorio, aprire una crisi al buio che rappresenta l’opposto della volontà di migliorare l’azione di governo. Se non si rispettano le opinioni degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme", ha concluso Zingaretti.

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