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Augusto Minzolini, "i senatori di Salvini sono comprati": l'ultimo delirio di Travaglio, a cosa si riduce per Conte

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“Per il Fatto i senatori arruolati da Giuseppe Conte sono democratici, quelli che vanno da Matteo Salvini sono comprati”. Anche Augusto Minzolini ha deciso di aprire il fuoco su Marco Travaglio dopo aver visto il suo editoriale e la prima pagina del suo giornale secondo cui la campagna acquisti è lecita solo se a condurla è Palazzo Chigi: quindi tutti quelli che voterebbero la fiducia a Conte non sarebbero dei voltagabbana né dei doppi traditori, ma praticamente degli eroi. “Faccia di c. Travaglio per le sue attitudini avrebbe avuto sicuramente un ottimo ruolo in Urss: direttore della Pravda o aguzzino in un gulag”, è la presa in giro di Minzolini che poi ha analizzato seriamente quanto sta accadendo in queste ore caldissime.

“Al momento il governo può contare tra i 151 e i 154 voti - ha spiegato l’editorialista del Giornale - per cui la somma delle astensioni e dei voti contrari potrebbe risultare superiore ai voti a favore. Questo porrebbe un problema al Quirinale, che ha sempre chiesto un governo con una base parlamentare solida, sempre che nel frattempo non abbia perso la memoria. Inoltre può un governo di minoranza affrontare una pandemia di queste proporzioni e una crisi economica addirittura più drammatica? Per questo il Pd - ha chiosato Minzolini - sta cambiando posizione, riaprendo i rapporti con Renzi. Ora sono i responsabili che temono di essere lasciati fuori. 

 

 

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