Nicola Zingaretti, "Italia Viva inaffidabile in qualsiasi scenario". Si vota a giugno?
Nessuno vuole più trattare con Matteo Renzi. Le parole di Nicola Zingaretti parlano chiaro: "C’è un dato che non può essere cancellato dalle nostre analisi - tuona il segretario del Pd amareggiato per le dimissioni delle ministre di Iv -. Ed è a questo punto l’inaffidabilità politica di Italia Viva. Che è un dato presente e che io credo, e questo dovremmo tenerlo in considerazione, comunque, per come avvenuto mina la stabilità in qualsiasi scenario si possa immaginare un coinvolgimento e una nuova possibile ripartenza". Un modo parecchio esplicito quello del dem per chiudere la porta ai renziani anche in caso di un Conte ter.
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A questo punto dunque le ipotesi possono essere solo due: o un governissimo per affrontare l'emergenza coronavirus o le elezioni prima del semestre bianco come accennato da Clemente Mastella. Quest'ultima ipotesi non sembra più essere così remota. Anche il Movimento 5 Stelle lascia presagire un ritorno alle urne prima del previsto. "Il suo - ha detto Luigi Di Maio in riferimento al rottamatore - è stato un gesto irresponsabile, con Italia Viva ora le strade sono divise". E c'è addirittura chi dal Pd sussurra: "Non c'è la maggioranza dopo lo strappo con Renzi, quindi è reale il rischio di elezioni a giugno".