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Giuseppe Conte, l'indiscrezione: alle 17 aveva già le dimissioni IV in mano? L'ipotesi: la "mano tesa" a Matteo Renzi un tranello comunicativo

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Il diavolo sta nei dettagli. E un dettaglio, nella cronistoria di questa crisi di governo ora ufficialmente aperta da Matteo Renzi, è quanto detto da Giuseppe Conte intorno alle 17, quando da lì a mezz'ora il leader di Italia Viva avrebbe iniziato la conferenza stampa in cui avrebbe annunciato le dimissioni della delegazione IV dall'esecutivo. Il premier, infatti, a sorpresa aveva teso la mano a Renzi: "Spero che questo governo possa andare avanti. Ma può farlo soltanto con tutta l'attuale maggioranza, nessuno escluso". Insomma anche e necessariamente con Italia Viva. Un clamoroso colpo di scena a pochi secondi dal "gong", la prima mano tesa da parte del presunto avvocato del popolo dopo lunghi giorni, anzi settimane, di chiusure. E insomma, questo "dettaglio" ha fatto sorgere il sospetto. Quale? Presto detto: forse, Conte ha teso la mano a Renzi all'ultimo secondo perché poco prima aveva ricevuto la lettera che confermava le dimissioni di Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto? Se così fosse (e diverse fonti covano il sospetto), Conte avrebbe giocato una sorta di scacco matto comunicativo a Renzi, che ovviamente non avrebbe più potuto tornare più indietro: una mano tesa, per finta, per uscirne da "buono" e fomentare ulteriormente chi reputa inspiegabile e inaccettabile il fatto che Renzi apra una crisi proprio ora. E, forse, sono proprio le tardive dichiarazioni di Conte ad aver ritardato la conferenza stampa di Renzi, prevista per le 17.30 e iniziata poco dopo le 18.15.

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