Fuori dal coro, Matteo Salvini e gli "inghippi notturni". Conte e Casalino al telefono, il piano della vergogna
"Sembra il calciomercato". Matteo Salvini, ospite di Mario Giordano a Fuori dal coro su Rete 4, descrive così con amara ironia la crisi di governo che sta andando in scena Palazzo Chigi. Secondo Matteo Renzi, si sta per passare dal Conte-Zingaretti al Conte-Mastella, e il leader della Lega è sulla stessa lunghezza d'onda: "C'è Mastella, con tutto il rispetto, che detta legge, che è il nuovo sponsor di Conte. Conte e i Cinquestelle sono passati dalla rivoluzione a essere in mano a Mastella".
Secondo Salvini, al di là delle minacce e delle dichiarazioni, l'attuale maggioranza non vuole le elezioni anticipate perché il vero obiettivo è far eleggere da questo Parlamento il nuovo Presidente della Repubblica, pescato nel campo del centrosinistra. "Nel Pd - sottolinea - ci sono almeno trenta aspiranti Presidenti della Repubblica. Il problema è che l'elezione del Presidente della Repubblica è fra più di un anno. Cosa facciamo? Teniamo questo Parlamento incagliato e fermo per più di un anno per permettere a qualche vecchio signore del Pd di provare a diventare Presidente della Repubblica?". Salvini si dice "pronto a governare anche domani" ma parla di "inghippi notturni", di possibili accordi per tenere in piedi la maggioranza. "Magari si trovano al telefono una decina di persone e vanno avanti un altro mese, vorrà dire che saremo pronti tra un mese. Io non ho fretta per me stesso, ho fretta per l'Italia". "Fino a ieri erano degli irresponsabili, venduti: quando c'è il Pd o il signor Conte o il signor Casalino che si attaccano al telefono per convincere qualche senatore - ha concluso il leader del Carroccio - diventano delle anime belle".