Giuseppe Conte, "questo è un suicidio". Retroscena, panico nel Pd: "Sai come finisce?"
I retroscena descrivono un Giuseppe Conte ai confini della realtà. Secondo il Corriere della Sera, nonostante l'escalation iniziata da Palazzo Chigi in mattinata (o forse proprio per questo), il premier è entrato nel Cdm notturno sul Recovery Plan "sperando nel miracolo". Voleva cioè trattare con Matteo Renzi: "Se si ferma e vota il Dpcm, la proroga dello stato di emergenza e lo scostamento di bilancio, allora un rimpastino si può fare", rivelavano anche dal Pd. Questione di poltrone, insomma. Ma contemporaneamente a CartaBianca il leader di Italia Viva diceva di essere pronto ad andare all'opposizione, chiudendo di fatto non tanto questa maggioranza, ma la leadership contiana.
Nessuno fa una marcia indietro, e il rilancio di Conte contro IV ("Se si sfila sarà impossibile rifare un nuovo esecutivo con il loro sostegno" avrebbe colto di sorpresa anche Luigi Di Maio, il più terrorizzato di tutti. Con che faccia infatti potrebbe far digerire agli elettori grillini un governo con qualche ex forzista? E peggio: con che prospettiva potrebbe andare ad elezioni anticipate con un M5s in caduta libera? Ma secondo il Corsera anche il Pd è "sgomento": "È un suicidio, se bruci la strada del Conte Ter e non hai i Responsabili, finisce che vai a casa", hanno ammonito il premier. La speranza è (o forse era) sfruttare le ore che separano il Cdm dalla conferenza stampa in cui Renzi, nel pomeriggio, dovrebbe annunciare le dimissioni delle sue ministre per trovare un nuovo accordo. Al momento, però, sembra altamente improbabile.