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Giorgia Meloni accusata per non aver preso le distanze da Trump: "No alla violenza, ma avete visto Mattarella?"

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“La violenza è violenza, ed è sempre una implicita ammissione di inferiorità”: Giorgia Meloni torna sul caso Donald Trump dopo l’assalto a Capitol Hill. La presidente di Fratelli d’Italia, attaccata per un tweet in cui auspicava la fine delle violenze come chiesto dal presidente Usa, ha deciso di rispondere alle critiche attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera.  “’Trump è colpevole perché non vuole accettare il risultato elettorale’. Personalmente, sono convinta che la volontà popolare vada rispettata sempre. Io. Ma lo pensa anche la sinistra?”, ha dichiarato la Meloni, facendo notare che nel nostro Paese governa anche chi non ha mai vinto le elezioni. La leader di Fdi, poi, ha spiegato che preferisce comunque Trump  rispetto alla Clinton o a Biden, perché ne condivide la visione economica e anche “perché sul piano della difesa dell’interesse nazionale la dottrina Obama- Clinton (e dunque Biden) di sostegno alle primavere arabe e al fondamentalismo sunnita ha prodotto per noi enormi disastri".

 

 

 

L’aspetto più grottesco dell’intera vicenda secondo Giorgia Meloni è questo: “In queste ore Donald Trump viene dipinto dalla sinistra come un dittatore, un malato di mente, un uomo pericoloso da mettere al bando. Qualcosa mi sfugge. Parliamo dello stesso Trump considerato strategico nella nascita del Governo Conte bis, con il famoso tweet nel quale sperava di continuare a lavorare con ‘Giuseppi’?”. E ancora: “Lo stesso Trump che veniva ringraziato da ministri del governo italiano per aver chiesto di investire in Italia, con accanto Conte sorridente, entusiasta di quel supporto?“. La presidente di Fratelli d’Italia, poi, ha fatto notare come il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, abbia preferito non dire nulla, mantenendo un "cauto silenzio" sulla vicenda. Infine rivolgendosi ai politici italiani che dipingono il tycoon come un mostro: “Se pensate questo di Trump, perché non avete reagito in questi anni, preferendo un vigliacco silenzio? Serietà signori”.

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