Luca Zaia, "si può fare". Sconcertato da Conte e Renzi, soluzione drastica in caso di crisi
Adesso basta. Luca Zaia, governatore del Veneto alle prese con il dramma Covid e numeri da lockdown immediato, guarda con amarezza e stupore quanto sta accadendo a Roma, con il balletto tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. E a Repubblica spiega, andando dritto al punto: "Abbiamo mostrato lealtà e collaborazione per senso di responsabilità a questo governo ma la soluzione migliore in caso di crisi è il ritorno al voto, serve un esecutivo davvero legittimato. E le elezioni si possono tenere anche in piena campagna vaccinale".
Tasso di positività al 36,6%, il dramma del contagio in Veneto: cifre-choc, cosa sta succedendo?
Serve, dunque, un governo forte in grado di dare risposte pratiche all'emergenza, perché la situazione è critica: "L'infezione prima ha colpito il Nordovest e dopo è passata a Nordest. Adesso la pressione ospedaliera è alta. Abbiamo 3.400 ricoverati, dei quali 400 in terapia intensiva. Dalla sequenziazione del virus e abbiamo notato che quello di marzo non c'è più e anche quello estivo, che generava solo asintomacici, è scomparso. Ora ci ritroviamo con otto mutazioni, delle quali una è quella inglese più contagiosa e due presenti solo in Veneto". "La verità - spiega il Doge - è che oggi ancora non sappiamo tutto di questo virus. Vedremo dal 7, quando l'Iss, e non il circolo della scopa, attribuirà i nuovi colori" alle regioni.