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Nicola Zingaretti e un Pd allo sbando: "Non hanno nessuno, costretti a candidare lui". Disastro politico

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Il Partito democratico di Nicola Zingaretti sembra essere ancora in alto mare per le amministrative di Torino 2021. Tuttavia, negli ultimi giorni è venuto fuori un nome che la città già conosce: quello di Sergio Chiamparino, ex primo cittadino e poi presidente del Piemonte. A sganciare la bomba su alcuni giornali locali è stato Giacomo Portas, leader dei Moderati: “La verità? È questa: Sergio deve solo decidere. Lui vincerebbe e anche bene…”. Un nome che potrebbe tornare utile al Pd, visto il papabile candidato del centrodestra, l’imprenditore Paolo Damilano, membro della “società civile”. I dem devono prendere una decisione al più presto, anche se un no netto è già arrivato dagli unici due personaggi nazionali spendibili, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis e la vicepresidente del Senato Anna Rossomando.

 

 

 

E poi c’è l’incognita dell’alleanza con il M5s. Senza dimenticare i rancori reciproci del passato e soprattutto le parole dell’attuale sindaca Chiara Appendino che qualche tempo fa, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ha detto: “Si può discutere, ma su nomi che non siano legati al passato”. Lo scenario elettorale immaginato da Portas e ripreso dal Fatto è quello di un Pd paralizzato, senza candidati, che invocherà l’antico sindaco. E lui prima rifiuterà, poi scioglierà la riserva, cercando in prima persona un qualche accordo con i grillini. 

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