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Roberto Speranza conferma: "Dopo l'Epifania continuano le misure non farmacologiche", lockdown e zone rosse

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Nel giorno del via alla campagna vaccinale italiana, Roberto Speranza gela ancora gli italiani. Già, perché il ministro della Salute chiarisce subito, senza lasciare spazio al dubbio, che resteremo ancora rinchiusi. A lungo. Lo spiega in un'intervista a Repubblica: "Abbiamo davanti mesi in cui l'unica arma a disposizione continueranno a essere le misure non farmacologiche, che non potremo dismettere". Ossia le zone rosse. 

Riferendosi al via ai vaccini, Speranza aggiunge: "È un momento da accogliere con gioia, ma dobbiamo essere consapevoli che non ne vedremo l'impatto epidemiologico ancora per un tempo significativo". Insomma, scontato l'invito a non abbassare la guardia, con cui introduce quelle che saranno le future limitazioni: a gennaio torneranno a fioccare divieti e chiusure, con buona pace di chi non ce la fa più, e da tempo, ad arrivare a fine mese.

Dopo l'Epifania, infatti, ripartiranno le chiusure per fasce, con le tre colorazioni in base al contesto epidemiologico. Il metodo, prosegue Speranza, "ha dimostrato di funzionare abbassando l'Rt da 1,7 a 0,82, senza bloccare tutto il Paese". Insomma, subito dopo l'epidemia potrebbero ritrovarsi in zona rossa, dunque in lockdown, diverse regioni. E la musica è destinata a non cambiare a lungo: la data in cui le "colorazioni" verranno dismesse, infatti, per ora non viene neppure presa in considerazione o ipotizzata.

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