Milleproroghe, stato d'emergenza e smart-working: le maxi-proroghe fanno temere il peggio sull'epidemia
Il decreto Milleproroghe include decine di misure tra cui lo stato di emergenza che scadrà il 31 marzo, il rinnovo dello smart working per chi ha figli sotto i 14 anni o anche richiamare medici in pensione e la produzione di mascherine in deroga. In più i Covid Hotel resteranno aperti per tutto il 2021. Proroghe e notizie, insomma, che fanno temere un lunghissimo protrarsi delle misure restrittive. Prolungato anche il lavoro del commissario straordinario Domenico Arcuri. Polemiche soprattutto per il blocco degli sfratti, perché sono inclusi anche immobili a uso non abitativo, fino al 30 giugno 2021 anche se con dei limiti "come in caso di mancato pagamento alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari".
Prorogati fino al 30 giugno anche i buoni viaggio su taxi o noleggi con conducente per persone con disabilità o nuclei familiari colpiti dalla crisi. Spostato al primo agosto l’adeguamento dei pedaggi autostradali e il foglio rosa di chi non ha potuto sostenere gli esami della patente durerà un anno e non più sei mesi. E anche Alitalia avrà sei mesi in più per restituire il prestito ponte. Prorogata anche nel 2021 l’integrazione della cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Ilva di Taranto per la quale vengono stanziati 19 milioni di euro.