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Porta a porta, "lockdown a gennaio". Giuseppe Conte e lo spettro del picco di contagi
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Picco di contatti e lockdown a gennaio. Giuseppe Conte, intervistato da Bruno Vespa a Porta a porta su Rai1, non può più nascondersi. "Se dovesse arrivare un'impennata, una terza ondata o una variante che faccia sbalzare l'RT, allora ci troveremmo facilmente in zona rossa o con misure più restrittive anche a gennaio". Uno scenario, quello delineato dal premier, decisamente realistico soprattutto alla luce della diffusione della variante britannica del Covid, super-contagiosa.
Nonostante tutto, Conte assicura che sulla riapertura delle scuole non si andrà oltre il 7 gennaio. "Con le prefetture a livello provinciale c'è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili. Ho raccomandato perché ci sia un'apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l'unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti". E proprio quelli dei trasporti, focolai di contagio tra i più numerosi, è un problema che fin qui il governo non è riuscito a risolvere. Eppure, tira dritto il premier, "dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità".
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