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Matteo Renzi contro Dario Franceschini: "Occupati di alberghi. Ma chi credi di essere, Mattarella o Ribery?"

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Non solo incalza Giuseppe Conte per il numero di morti per coronavirus in Italia. Matteo Renzi, ospite a L'aria che tira di Myrta Merlino su La7, picchia durissimo anche contro dario Franceschini e la sua pazza idea di andare ad elezioni, Giuseppe Conte contro Matteo Salvini. "Non andremo al voto, perché penso che ci sia una maggioranza in Parlamento e io credo che il buon senso preveda che si smetta di litigare e si inizino a spendere i soldi del Recovery", spiega Renzi. Dunque si scaglia contro il ministro dei Beni Culturali: "Se qualcuno pensa di minacciare il voto è sbagliato, in democrazia il voto non è una minaccia. Franceschini è il ministro della Cultura, si occupasse dei teatri chiusi. È il ministro del Turismo, si occupasse degli alberghi - rimarca -. Il presidente della Repubblica non è Franceschini ma Sergio Mattarella. A me ieri sarebbe piaciuto essere in campo contro la Juventus, Franceschini non è il Ribery della politica, è Mattarella che ha quel ruolo lì. È chiaro che Franceschini sta bluffando come si fa nelle partite di poker in politica ma qui non c'è da giocare, qui c'è da decidere come spendere i soldi del Recovery", ha picchiato durissimo contro Franceschini.

 

Dunque, sul Recovery Fund: "Ci hanno detto che eravamo polemici, che volevamo fare critiche assurde. Ora ci danno ragione. Bene. La discussione su Recovery fund è importante. Stiamo chiedendo di discutere del Paese, non stiamo facendo polemica. Noi giochiamo trasparenti", ribatte Renzi. Nessuna polemica ma una precisazione sì. Al vertice con Conte "non mi hanno invitato, va bene così. Non hanno invitato i segretari, nemmeno Zingaretti. Non è il caso di fare polemica", ha sottolineato. E ancora, rivolgendosi a Giuseppe Conte: "Deve decidere cosa fare per il futuro. Ha fatto il presidente per un anno con Salvini e secondo me non hanno fatto bene. Poi è arrivato il Conte 2 e c'è stata, non solo in Italia, la pandemia. Ora si tratta di capire che decide di fare: per i prossimi due anni e mezzo ci arrivano più soldi e non possiamo buttarli via adesso". E sui Servizi segreti, spiega, che "devono essere guidati da un esperto tecnico che non è il presidente del Consiglio. Perché ora Conte accentra? Bisogna che anche su questo ci siano segnali di novità", ha concluso Renzi.

 

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