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Virginia Raggi, la lista ombra che inguaia Pd e M5s: "Chi sarà capolista", spunta la firma di "Repubblica"

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L'assoluzione di Virginia Raggi ha sorpreso i cinquestelle che ora fanno a gara a renderle omaggio, ma il più entusiasta di tutti rimane Alessandro Di Battista. "Per me Virginia può vincere ancora. Tantissimi romani la sosterranno, io per primo", ha detto. Nonostante da tempo nel Movimento si sperava nella condanna della sindaca per poter accordarsi col PD su un alleato comune per il Campidoglio. "Io la sosterrò", con un emoticon sorridente, è stata la risposta di Di Battista se tutto il movimento sostenesse la Raggi. Tra i pochi a sostenere la Raggi, prima dell'assoluzione, Barbara Lezzi e Giulia Grillo.

 

 

 

 

L'asse Raggi-Di Battista ha come base l'avversione al Pd, più totale nell'ex deputato, mitigata nella sindaca. Un asse che fa paura ai vertici grillini. Il capo staff della Raggi, Max Bugani, da tempo sostiene che i vertici "sono scollegati e non rappresentano la base e se votano solo 16 mila iscritti su 187.000 è colpa di chi manovra i fili", scrive il Corriere della Sera. La ricandidatura a Roma del sindaco adesso appare scontata. La Raggi sta preparando un paio di liste di sostegno: una  a suo nome e una capeggiata forse da Federica Angeli, la giornalista di Repubblica. 
 

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