Virginia Raggi svela il patto segreto tra Pd e M5s: "Le poltrone che mi hanno offerto per non ricandidarmi"
Dentro il Movimento 5 Stelle in tanti speravano nella condanna di Virginia Raggi, per fare fuori una sindaca di Roma per certi versi imbarazzante ma soprattutto per liberare il campo all'accordo politico con il Pd al Campidoglio e ridisegnare gli equilibri di potere grillini. Assolta anche in Appello, la Raggi si sfoga e parla di diverse pressioni per farle ritirare la ricandidatura che qualche mese fa ha avanzato, a sorpresa, spiazzando anche il suo stesso Movimento.
Al di là dei "4 lunghi anni di silenzio e di solitudine politica" denunciati subito dopo la sentenza, una vera e propria granata sganciata sui compagni di partito, la Raggi coi suoi fedelissimi si è lasciata andare: "Mi avevano offerto delle poltrone per non ricandidarmi ma io non lascio Roma. E potrei anche entrare nel nuovo direttorio dei 5 Stelle". La partita, infatti, è aperta, perché dietro a lei si sono schierati contemporaneamente Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, lestissimi a farle i complimenti. Uno dei due però, evidentemente, ha mentito.