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Fitto e Fidanza smascherano il M5s: "A Bruxelles hanno votato a favore della patrimoniale"

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Predicare bene, razzolare (e tassare) male. Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo ECR all'Europarlamento, e Carlo Fidanza, capo-delegazione di Fratelli d'Italia a Strasburgo, picchiano duro sul Movimento 5 Stelle. "Sono passate soltanto poche ore da quando ci bacchettava per aver più volte sostenuto che alcune delle nuove risorse proprie - come la plastic tax che partirà dal 1 gennaio 2021 - si sarebbero trasformate in nuove tasse per gli italiani - sottolineano in una nota congiunta i due esponenti del centrodestra -. Ci dicevano che non era vero e che il loro intento è solo quello di far pagare le multinazionali, proclama già piuttosto ridicolo dopo le ultime vicende della Casaleggio associati. Ma la cosa ancora più tragicomica è che mentre ci accusavano di mentire agli italiani sulle nuove tasse europee (accusa fuori luogo per FdI che da sempre sostiene la necessità di intervenire con Tobin Tax, digital tax e carbon border tax), i loro eurodeputati sottolineavano 'l’importanza dell’introduzione di una imposta sul patrimonio netto', votando un emendamento del gruppo dell’estrema sinistra (GUE)".
 

 

 

"La stessa patrimoniale - sottolineano Fitto e Fidanza - a cui si sono opposti nel Parlamento italiano. Ma l’incoerenza è un morbo contagioso che in questo caso ha colpito anche il Pd, con Majorino a favore della patrimoniale e mezza delegazione astenuta. Persino il liberal Calenda ha ritenuto che la richiesta di una patrimoniale non fosse motivo sufficiente per votare contro quell’emendamento e si è astenuto. La sinistra ha da sempre un’insana passione per le tasse e non perde occasione per confermarlo".

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