Natale, lockdown dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio: ecco tutte le ultime misure
Manca solo l'approvazione di Italia Viva che ieri, mercoledì 16 dicembre, ha disertato il summit a Palazzo Chigi tra capidelegazione e Giuseppe Conte e ha anche "boicottato" il vertice notturno chiesto dal premier per approvare già oggi il dpcm. Ma il dado è tratto. Le decisioni sono state prese. Una sorta di compromesso per le chiusure nei giorni di Natale e nei festivi. Dunque, le regole: il lockdown durerà dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio, festivi e prefestivi. Per prevenire il contagio da coronavirus, saranno chiusi ristoranti e bar. Chiusi i negozi. Vietati i movimenti non essenziali, anche all’interno del comune di residenza. Obbligo di autocertificazione e controlli per strada. Bandite feste e cenoni, ma anche il pranzo fuori dal proprio nucleo convivente. Le sole deroghe per incontrare un massimo di "due congiunti stretti", quali genitori anziani, sempre con raccomandazione di usare mascherina anche all'interno delle case. Sarà possibile celebrare le messe, rispettando alcuni limiti orari già in vigore per il coprifuoco. Esclusi dal giro di vite, invece, le date feriali del 28, 29 e 30 dicembre.
Questi i termini del compromesso ottenuto al termine della riunione fiume, tesissima e a tratti drammatica, durata oltre cinque ore, tra i rigoristi e l'ala più moderata, rappresentata proprio da Giuseppe Conte. Il premier non avrebbe voluto la zona rossa e un blocco lungo dell'Italia, così come si è opposto alla zona rossa per questo weekend, 19-20 dicembre, in cui è previsto un esodo di massa degli italiani. Conte ha sottolineato che le prenotazioni erano già state pagate e che non è possibile fermare le ferie programmate. Alla fine, insomma, è stata partorita la soluzione di un lockdown a tappe. In attesa del definitivo ok anche dei renziani, determinati a chiedere ristori totali per le categorie colpite nei giorni di chiusura extra, in primis ristoratori.