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Matteo Renzi minaccia: "Pronto a togliere il sostegno al governo". Alfonso Bonafede: "Irresponsabile, fai il male dell'Italia"

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Per chi non lo avesse capito, Matteo Renzi lo ribadisce: "Se Giuseppe Conte vuole pieni poteri come richiesto da Matteo Salvini, io dico di no. È un problema di rispetto delle regole. E in quel caso ritireremo il sostegno al governo". A El Pais il leader di Italia Viva è tornato a "minacciare" il premier ricordando che il suo "è un piccolo partito, ma noi siamo decisivi per l'esecutivo". Nel mirino dell'ex presidente del Consiglio ci è finita la cabina di regia per gestire i 209 miliardi in arrivo dall'Europa. Conte ha pensato al duo Stefano Patuanelli-Roberto Gualtieri, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del Pd, per gestire la task-force. Escludendo, di fatto, i renziani.

"Deve fermarsi, scusarsi e ricominciare", è il monito che va annunciando sul Recovery fund, "non si può accettare che in nome dell’emergenza tutti i poteri dello Stato siano arrogati a spendere quei 200 miliardi. Non abbiamo rimosso Salvini per questo". Ma l'altolà di Renzi va oltre, perché tra le altre cose, spiega che se dovesse cadere il governo i numeri per formare un nuovo esecutivo ci sarebbero in Parlamento: "In Italia, il sistema prevede che il Presidente della Repubblica debba verificare se i numeri esistono in Parlamento per formare un altro Governo. E se li trovi, è fatta. Altrimenti si va alle elezioni". ma "prima di arrivare a questo, vorrei che Conte riacquistasse la sua tranquillità e venisse in Parlamento per cambiare tutto".

 

Parole che hanno scatenato Alfonso Bonafede: "È irresponsabile attaccare il governo di cui si fa parte, per di più da un quotidiano estero, minacciando addirittura una crisi mentre il Consiglio Ue è ancora in corso e l'Italia sta facendo valere le proprie ragioni. Questo vuol dire indebolire deliberatamente l'Italia a livello internazionale. Non solo non è accettabile ma è irrispettoso nei confronto di tutti gli italiani".

 

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