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Giuseppe Conte e il Mes, il discorso alla Camera: "L'Italia farà una proposta per integrare questo trattato"

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Sul Mes butta la palla in tribuna, Giuseppe Conte, per salvare poltrona e maggioranza. La fronda del Movimento 5 Stelle in Parlamento è di fatto rientrata, ma per blindare il voto sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre il premier fa nuove, fumose promesse in grado di salvare la faccia ai grillini di fronte ai loro elettori. Unico passaggio concreto: "Serve una maggioranza coesa per andare a trattare in Europa". Il motivetto anti-crisi sentito tante volte, in questi ultimi anni di politica italiana.

 

 

 

"Porrò con la massima determinazione e urgenza l'esigenza che l'ambizioso programma di riforme Next Generation Ue possa essere avviato nel più breve tempo possibile, ha esordito Conte alla Camera, dove si voterà stamattina, mentre al Senato la discussione partirà dalle ore 16). Poi, sul vero tema del giorno: "Com'è notl la riforma del Mes conteneva il backstop, che è obiettivo cardine per il nostro Paese. Grazie al contributo italiano l'Eurogruppo ha trovato un'intesa per introdurlo con due anni di anticipo. Resta la responsabilità delle Camere sulla ratifica del trattato", ha poi sottolineato. Come dire: nessuna manovra alle spalle del Parlamento. "L'Italia - ha giurato Conte - si farà promotrice di una proposta innovatrice per integrare il nuovo Mes nell'intera architettura europea. Il modello a cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Generetion Eu". Traduzione per grillini e maggioranza varia: voi votate questo Mes, noi vi promettiamo che cercheremo di cambiarlo. Una promessa al buio al cubo. Sempre più difficile, come un equilibrista sospeso a 20 metri d'altezza e senza rete di protezione.

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