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Mes, il senatore di Forza Italia che si ribella a Silvio Berlusconi: "Perché voterò sì", rischio di rappresaglie

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Silvio Berlusconi ha chiesto di votare contro il Mes, ma in Forza Italia i malumori non sono pochi e c'è chi promette andrà contro il volere del leader. È Andrea Cangini che teme un isolamento a livello europeo. I rischi - elenca il senatore azzurro sul Giorno - sono due: "Il primo è che sembri un ripensamento rispetto al pressing sul governo di cui siamo protagonisti, affinché richieda e utilizzi al più presto i 37 miliardi del Mes pandemico per modernizzare il nostro servizio sanitario. Il secondo è essere associati a quelle forze politiche che nascondono dietro la critica al Mes il proprio sostanziale antieuropeismo, finendo di conseguenza nel loro cono d'ombra". Il riferimento a Matteo Salvini e Giorgia Meloni è più che esplicito.

 

 

 

 

Non per questo - tiene a precisare il forzista - il Cavaliere ha torto. "Le critiche del presidente Berlusconi - prosegue - sono condivisibili, ma cosa succederebbe se solo l'Italia la respingesse?". Presto detto, per Cangini l'isolamento è assicurato: "Faremmo uno sgarbo a Germania e Francia (le cui banche, a differenza delle nostre, hanno bisogno del nuovo Mes), esponendoci al rischio di rappresaglie sul Recovery Fund. Determineremmo, stavolta davvero, quell'effetto 'stigma' da parte dei mercati finanziari teorizzato irrealisticamente dai contrari al Mes pandemico". Da qui la promessa: Cangini in Aula il 9 dicembre voterà sì al Meccanismo europeo di stabilità, assumendosi le sue responsabilità.

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