Giorgia Meloni, vittoria assicurata: "Cosa accadrà in aula il 9 dicembre". Fratelli d'Italia in rampa di lancio
A detta di Giorgia Meloni sono due i possibili scenari che si presenteranno il 9 dicembre, giorno in cui Giuseppe Conte chiederà in Parlamento il voto sul Mes. Da una parte infatti c'è il Partito democratico a favore del Meccanismo europeo di stabilità, dall'altra il Movimento 5 Stelle da sempre contrario. In mezzo, ovviamente, il premier. E sono proprio questi ultimi due secondo la leader di Fratelli d'Italia a pagare il prezzo più alto: "Mercoledì - è il ragionamento che fa al Messaggero - o crolla Conte o crolla il M5s. Se il M5s cede anche sul Mes avrà raggiunto l'obiettivo storico di tradire il cento per cento delle sue promesse". Un fatto che porterebbe la forza politica di Beppe Grillo a perdere tanti, troppi voti. Eppure tra le due ipotesi questa è quella più accreditata dalla Meloni.
Unito almeno in apparenza pare essere il centrodestra: "Dire di sì alla riforma del Mes significherebbe consegnare definitivamente la sovranità italiana ai diktat europei e utilizzare i soldi degli italiani per salvare le banche tedesche", ha poi proseguito ribadendo la posizione di Fratelli d'Italia e della Lega. Forza Italia invece rimane ancora un rebus. Silvio Berlusconi ha detto chiaro e tondo che gli azzurri voteranno contro la riforma, ma i franchi tiratori non mancano. "Nonostante le lusinghe della sinistra" - conclude - gli azzurri hanno agito "ogni volta correttamente" anche se "questa sorta di soccorso è ciò che spera sempre la maggioranza".