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Stefano Bonaccini, la battuta con Zaia: "La nostra sintonia? Sono l'unico governatore del Pd al Nord..."

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I governatori e i rappresentanti degli enti locali del Dpcm sugli spostamenti di Natale e Capodanno non sapevano nulla. Stefano Bonaccini, governatore Pd dell'Emilia Romagna, intervistato dal Corriere della Sera smentisce clamorosamente la versione data dal suo compagno di partito Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali: "Il passaggio di giovedì era fissato da tempo ed era stato preceduto da un confronto col governo due giorni prima. Dei contenuti del decreto legge, però, abbiamo appreso solo nella tarda serata di mercoledì e nella notte ci è poi arrivata la bozza del Dpcm, con poche ore per definire osservazioni e proposte. Solo che il decreto legge contiene le misure relative al periodo natalizio, e per sua natura non permette integrazioni o aggiustamenti rispetto alle osservazioni delle regioni".
 

 

 

In questa maniera, spiega Bonaccini, "non abbiamo potuto né discutere né condividere misure che avranno un impatto rilevante sui cittadini. Alcune di queste, peraltro, sono forse le meno comprese, penso all’impossibilità di uscire dai piccoli Comuni. In un momento come questo, prima di ogni cosa, servono confronto, collaborazione e unità". Che sembrano essere mancate nel momento più importante. Bonaccini non è leghista, come Luca Zaia, Attilio Fontana o Massimiliano Fedriga, né tantomeno un "negazionista" (lui che il Covid lo ha vissuto sulla propria pelle), e per questo la sua critica al governo è ancora più significativa. E sulla "strana" sintonia con i colleghi del centrodestra ironizza con un pizzico di malizia: "Farei fatica ad essere d’accordo con altri presidenti del mio partito al Nord, visto che sono l’unico del Pd su otto Regioni, no?".

 

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