Silvio Berlusconi, il retroscena: la mano di Mario Draghi dietro l'apertura di Forza Italia. Possibili intese sul Quirinale
Ci sarebbe la figura di Mario Draghi dietro il dialogo tra il governo, il Pd in particolare, e Silvio Berlusconi. Stando a quanto riporta Affaritaliani.it, dietro il confronto su scostamento di bilancio, manovra per il 2021 e Recovery Fund c'è una partita molto più grande, cioè quella dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica nel 2022. E' di questo che si parla da giorni in Parlamento. L'obiettivo sarebbe quello di arrivare per tempo a una scelta condivisa. Il Movimento 5 stelle ha già bocciato i candidati dem al Quirinale, come Dario Franceschini o Enrico Letta o David Sassoli. Un nome che potrebbe mettere tutti d'accordo, però, esiste ed è quello di Mario Draghi, ex presidente della Bce.
Secondo fonti sia dem sia di Fi, sentite da Affaritaliani.it, si starebbe ragionando sulla carta Draghi, visto che si tratta di una personalità che piace sia al Partito democratico sia al Cavaliere. E non è escluso che la proposta venga apprezzata dai grillini, soprattutto dopo la svolta europeista dell'ex leader politico Luigi Di Maio. Buona parte del M5s potrebbe votare per l'uomo che nell'Ue ha saputo difendere gli interessi degli italiani. E poi c'è il numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, che è amico di Draghi. Ciò potrebbe spingere alcuni leghisti a votare per l'ex presidente della Bce in segreto. Senza dimenticare, infine, il fronte del Recovery Fund, sul quale l'Italia sarà impegnata per diverso tempo e che verrebbe presidiato, così, da un uomo che ha ottimi rapporti con Bruxelles.