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Giuseppe Conte, "bonus Natale da 500 euro". Retroscena: vertice dopo mezzanotte e rivolta nel governo

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Un Giuseppe Conte versione Babbo Natale: il premier starebbe pensando a un bonus da 500 euro per il 25 dicembre, riservato a chi ha subito almeno 8 settimane di cassa integrazione a causa delle limitazioni dei vari Dpcm anti-Covid. Secondo la Stampa, l'iniziativa di Palazzo Chigi non troverebbe però la sponda dentro la maggioranza, preoccupatissima per la tenuta dei conti pubblici. Venerdì, poco prima della mezzanotte e dopo 7 ore di riunione in video-conferenza, il Tesoro chiede un nuovo collegamento d'urgenza, spiega il retroscena del quotidiano torinese.

 

 

 

Si deve discutere del Decreto Ristori Quater, un pacchetto da 8 miliardi di euro (con in ballo il rinvio delle scadenze fiscali di fine anno) con sullo sfondo la possibile sponda di Forza Italia. Ed è qui che Conte se ne esce con la sua idea. I tre vice del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, Antonio Misiani del Pd, Laura Castelli del M5s e Maria Cecilia Guerra di LeU, sono scettici, così come Luigi Marattin di Italia Viva. "Il progetto di Conte è costoso (1, 7 miliardi) e ad erogare il bonus dovrebbe essere proprio chi (l'Inps) è accusato dei ritardi", sottolinea la Stampa. Marattin è durissimo: "Che vado a raccontare ai ristoratori con l'acqua alla gola? Vogliono riformare la cassa integrazione e renderla più efficiente? Prontissimo. Non mi chiedano di alimentare le divisioni nel Paese". Già lo scorso gennaio, prima dello tsunami coronavirus, Conte aveva abbozzato l'idea del bonus Befana, abortito a causa dei ritardi e rimanegiamenti sulla incentivazione dei pagamenti elettronici. E il bonus Natale rischia di fare la stessa fine. 

 

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