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Giulia Bongiorno positiva al coronavirus, attacco ad Alfonso Bonafede: "Tribunali zone franche, pensi alla sicurezza e non al M5s"

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Il coronavirus ha colpito anche Giulia Bongiorno. A raccontarlo è la stessa penalista nonché senatrice della Lega: "Sento molte persone incredule nell'essersi scoperte positive al Covid-19 nonostante avessero usato la massima prudenza: nessun indizio permette loro di capire come e quando possano essersi ammalate. Una decina di giorni fa anch'io sono risultata positiva al Covid-19 (sintomi lievi e sto già bene, naturalmente a casa). Non saprò mai con certezza dove sia avvenuto il contagio, ma di una cosa sono sicura: esistono 'zone franche' in cui è impossibile difendersi, zone dove persino il cittadino più scrupoloso è impotente". Le "zone franche" menzionate nell'intervista a Repubblica non sono altro che le aule di tribunale. Qui, a detta dell'avvocato, il virus circola, si osservano poco le precauzioni e il rischio di contagio è altissimo. Insomma, dito puntato contro Alfonso Bonafede, il ministro della Giustizia che "invece di proteggerci, di metterci in condizione di lavorare in sicurezza si occupa dei problemi interni al Movimento 5 Stelle".

 

 

La Bongiorno assicura di aver preso ogni precauzione per evitare il peggiore dei mali, eppure non è bastato. "Il mio tutto - prosegue contro il Guardasigilli - si trasforma in niente se poi ti ritrovi in aule di tribunale senza finestre, pigiata insieme a troppe altre persone, senza il necessario distanziamento. Tutti a respirare nello stesso ambiente angusto, e forse non tutti scrupolosi nel proteggere se stessi e gli altri". Una vera e propria beffa alimentata dal fatto che Bonafede fa parte di un partito al governo. Lo stesso esecutivo che chiede agli italiani di essere ligi in fatto di regole. Da che pulpito, viene da chiedersi, viene davvero la predica.

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