Giuseppe Conte, il retroscena sul "Dpcm Natale". Covid, l'indizio su feste e veglione di Capodanno: "Ora d'aria"
Non sono buoni i dati Covid-19 di domenica. Con questi dati diventa difficile arrivare alla deroga natalizia alle restrizioni che il premier Conte avrebbe voluto fare, ma il premier comunque vuole regalare agli italiani qualche restrizione in meno. L'attuale Dpcm scade il 3 dicembre e per i primi giorni di quel mese Conte vuole il nuovo provvedimento: tutto dipenderà dai dati dell'1-2 dicembre. Se l'Rt, scrive il Giorno, dovesse scendere sotto 1 si potrebbe eliminare del tutto il coprifuoco. Altrimenti l'idea è spostarne l'inizio alle 23 o alle 24. Possibile anche che scatti alle 23, ma a mezzanotte la sera del 24 dicembre e magari un po' più in avanti a Capodanno.
Il nuovo Dpcm dovrebbe mantenere la suddivisione in tre fasce e consentire la riapertura di bar e ristoranti fino alle 23 in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione. Conte inoltre vorrebbe riaprire i negozi al dettaglio in zona rossa con limiti rigorosi sul numero di clienti. L'idea è anche quella di riaprire i centri commerciali nei weekend nelle zone arancioni e mantenerli chiusi solo nelle zone rosse. Nelle zone arancioni verrebbe anche eliminato il divieto di spostarsi nei comuni della regione mentre nelle zone rosse verrebbe tolto quello di spostarsi salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità: le zone rosse avrebbero sostanzialmente le regole delle attuali zone arancioni, quindi spostamenti solo nel comune. Per il cenone la raccomandazione è cercare di evitare gli inviti e comunque non superare le sei persone al di fuori del nucleo familiare e comunque, se ci sono ospiti, mantenere mascherina e distanziamenti.