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Giuseppe Conte "in paranoia", Dago-retroscena sulla telefonata di Joe Biden che non arrivava mai

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Giuseppe Conte fino a pochi giorni fa era rimasto l'unico capo di governo europeo  a non aver avuto ancora alcun contatto con il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden. Un dettaglio che non è passato inosservato a Dagospia. Il sito di Roberto d'Agostino svela infatti un retroscena non di poco conto. Ai democratici - stando a quanto riportato - non è andato giù l'endorsement che il premier italiano ha ricevuto da The Donald nell'agosto dell'anno scorso. Così come non hanno trascurato il viaggio che proprio negli stessi giorni William Barr, segretario alla Giustizia, ha compiuto a Roma per chiedere aiuto ai nostri servizi segreti per la vicenda del Russiagate. 

Sarebbero questi i motivi per cui Biden ha atteso tanto prima di telefonare al presidente del Consiglio, gettando - scive Dago - "Conte in paranoia". Per giorni Piero Benassi, l’ex ambasciatore a Berlino che (su consiglio di Mattarella) il premier ha nominato suo personale consigliere diplomatico, in duplex con Armando Varricchio, ambasciatore d’Italia negli Usa, hanno fatto pressioni di qualsiasi tipo sul capo dello staff di Biden, Ron Klain, per organizzare la fatidica chiamata.

 

 

Ma i dem non dimenticano e Klain aveva addirittura pensato di saltare Conte e chiamare direttamente Sergio Mattarella, presidente della Repubblica. Uno sgarbo che avrebbe generato il caos e così gli Stati Uniti hanno fatto un passo indietro contattando, finalmente, anche il nostro premier che - a questo punto - non aspettava altro.

 

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