
Silvio Berlusconi, l'apertura al governo Conte: "Situazione mai così grave, pronti a votare lo scostamento di bilancio"

Dopo la nomina di Renato Schifani a consigliere politico (sostanziale apertura al governo Conte, con l'ex presidente del Senato che aveva aperto al dialogo), è Silvio Berlusconi in prima persona a chiedere collaborazione nella gestione dell'emergenza coronavirus: "La situazione non è mai stata così grave", spiega chiaro e tondo in un'intervista al Corriere della Sera in cui invoca "fatti concreti" e rimarca che "è presto per parlare di un lockdown nazionale".
Il leader azzurro sottolinea che "oggi quello che conta è lavorare con il governo che c`è, anche se non è quello che vorremmo. Quello che posso escludere è la nostra partecipazione a un esecutivo con forze politiche incompatibili con noi. Altra cosa è che l`opposizione sia coinvolta. In verità, io ho chiesto più volte che siano invitate a collaborare tutte le migliori energie del Paese, non solo della politica, ma della cultura, dell`impresa, della scienza, del lavoro, in un grande sforzo collettivo per rispondere all`emergenza", rimarca.
La svolta di Berlusconi, chi nomina "consigliere politico": una fragorosa apertura al governo Conte?
E ancora, Berlusconi si dice anche disponibile a votare il prossimo scostamento di bilancio, ma "naturalmente a certe condizioni - sottolinea -. Voteremo lo scostamento se servirà per esempio a dare immediato indennizzo a chi ha dovuto chiudere la propria attività, a pagare finalmente i debiti della pubblica amministrazione, a coprire un semestre bianco fiscale, sospendendo tutti i pagamenti verso lo Stato almeno per chi è in difficoltà".
Quando gli fanno notare che gli alleati di centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, sembrano molto più freddi sull'ipotesi di una collaborazione, Berlusconi risponde: "Come ho detto più volte, se noi e i nostri alleati avessimo sempre la stessa opinione su ogni argomento, non saremmo un'alleanza, saremmo un unico partito". E ancora, una battuta sul caso-Mediaset, col voto del Pd a favore dell'emendamento che impedisce scalate alle stranieri, leggasi i francesi di Vivendi: "Il governo ha operato in totale autonomia. Quanto a Mediaset se avessi dovuto pensare agli interessi della mia azienda, non sarei dovuto scendere in campo nel 1994, né mai", taglia corto Berlusconi.
Non solo Fabio Fazio, "Berlusconi lo ha rifatto": Dagospia rivela una pesantissima telefonata in tv del Cavaliere
Dai blog

Killers of the Flower Moon, una storia di petrolio (e di scoperte)
