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Tommaso Cerno, il retroscena sul governo Conte bis: "Il pranzo in cui Renzi ha rubato l'idea"

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Tommaso Cerno ha svelato diversi retroscena sulla nascita del secondo governo presieduto da Giuseppe Conte, quello a trazione giallorossa nato dopo l’uscita di scena di Matteo Salvini. “Aprii al governo Pd-5 Stelle - ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Il Friuli - e presi sette applausi in aula da quelli che fino a quel momento erano i nemici della sinistra. In quell’occasione Matteo Renzi ridacchiava e mi appuntò una spilla con le 5 stelle al bavero. Quando Pier Ferdinando Casini gli disse che secondo lui il mio discorso aveva rotto il ghiaccio, anzi il ghiacciaio che rendeva impossibile rovesciare il governo gialloverde, ci invitò a pranzo alla Rosetta”.

Che cosa successe in quell’occasione? “Renzi cambiò idea - ha raccontato il senatore del Gruppo Misto - e da lì a poche ore si intestò il governo giallorosso, nato da una idea mia su cui tra l’altro i renziani mi attaccavano dai tempi della campagna elettorale del 2018”. Inoltre Cerno ha rivelato di essere stato escluso dal governo perché “l’asse di potere Renzi-Franceschini-Zingaretti” aveva deciso così nonostante il premier Conte “personalmente appoggiava”. “Mi segnai quella data su un foglio che porto sempre con me - ha aggiunto il senatore - ricordo le urla di Renzi a telefono e lì ho compreso di che pasta è fatta la sinistra italiana, almeno quella che siede oggi in Parlamento: non la mia”. 

 

 

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