Cerca
Cerca
+

Vincenzo De Luca boccia il dpcm: "Sembra un decreto contro il randagismo. Il governo ora se ne prenda la responsabilità sanitaria"

  • a
  • a
  • a

Vincenzo De Luca ha bocciato il nuovo dpcm dell'esecutivo. "Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate", ha scritto il presidente della Campania in una nota. Il governatore è contrario innanzitutto al coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, tant'è che su Facebook si è espresso così: "Sembra francamente che sia una misura più che contro il Covid, contro il randagismo, visto che non interessa il 99 per cento dei cittadini". Dunque, un intervento inutile secondo De Luca, che invece avrebbe voluto misure più rigide per le "decine di migliaia di persone che, nei fine settimana, nelle domeniche, si riversano in massa sui lungomari e nei centri storici, senza motivi di lavoro o di salute, e nell'assenza di ogni controllo".

Il presidente campano, inoltre, ha accusato l'esecutivo di non aver dato ascolto alle regioni. "Avevamo chiesto al governo tre cose precise, misure immediate di ristoro o di detassazione; congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome; misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il Paese. Queste richieste non sono state accolte". Il governatore ha ammesso che nel dpcm ci sono anche misure utili, ma il suo giudizio sulla gestione dell'epidemia da Covid continua a essere negativo: "E' evidente la linea generale assunta dal governo: anziché scegliere in modo chiaro la linea della prevenzione del contagio, si sceglie di intervenire dopo che il contagio è esploso. È una linea poco responsabile e soprattutto poco efficace dal punto di vista dei risultati", ha continuato Vincenzo De Luca su Facebook. E - secondo lui - sarebbero proprio questi provvedimenti a intermittenza a creare sconcerto e tensioni sociali.

Infine qualche parola sulla scuola. "Ci si domanda cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati, nel corso dei quali il ministro della Pubblica Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l'attività all'interno delle scuole". De Luca ha spiegato che si sono perse settimane preziose, che avrebbero aiutato a frenare i contagi nella fascia 0-18 anni. "In più, si prevede per i bambini delle elementari l'obbligo di indossare in classe la mascherina. È francamente sconcertante", ha concluso.

Dai blog