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Dpcm, slitta la firma di Giuseppe Conte: troppo nodi ancora da sciogliere
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Addio al Dpcm lunedì. Il nuovo decreto ministeriale varato da Giuseppe Conte slitta di un giorno, al 3 novembre. Il motivo? Troppi nodi ancora aperti tra Stato e Regioni. Non solo, questa volta il premier si vuole assicurare il pieno svolgimento del dibattito in Parlamento.
L'ipotesi del posticipo - spiega Repubblica.it - è stata ventilata durante la riunione di stasera a Palazzo Chigi con i capidelegazione del governo e i capigruppo della maggioranza. Dal vertice è emersa la posizione di Italia viva, espressa dalla ministra Teresa Bellanova, fautrice di misure differenziate sui territori e contraria alla chiusura dei negozi alle 18. Oltre a questo tra le altre limitazioni c'è il freno alla mobilità per gli over 70 e la riduzione dell'apertura dei centri commerciali.
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