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Franco Bechis contro Luciana Lamorgese: "Prendere le distanze dai violenti in piazza? Compito suo fermarli"

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"I cittadini prendano le distanze da chi devasta le città". L'appello di Luciana Lamorgese è arrivato in un'intervista al Messaggero in seguito alle numerose manifestazioni che hanno animato le piazze italiane in questi giorni. Un discorso fuori luogo secondo Franco Bechis, perché la "fermezza con i violenti", invocata dal Viminale, è un dovere del ministro dell'Interno, non dell'opinione pubblica. "La signora deve essersi 'giuseppizzata' perdendo il senso del ruolo e della misura", ha scritto il direttore del Tempo, secondo il quale è assurdo rivolgersi ai cittadini, quindi ristoratori, baristi, titolari di palestre, che invece hanno tutto il diritto di protestare senza "prendere le distanze da nessuno". Secondo il giornalista, non bisogna capovolgere le responsabilità in questo modo, perché è il Viminale che deve occuparsi di tenere i violenti lontano dalle proteste. "Li faccia acciuffare e li isoli dagli altri. Li faccia prendere e fermare prima che spacchino vetrine e saccheggino negozi. È compito suo mettere distanza fra i violenti e gli altri. E non mi sembra affatto che si proceda in questo modo", ha continuato Bechis.

 

 

 

Il direttore del Tempo fa l'esempio della manifestazione di Torino, che lui ha vissuto in diretta: "Le forze dell’ordine erano schierate in massa ingiustamente davanti alla protesta pacifica e a pochi metri di distanza teppisti - poi si è scoperto che si trattava di quegli immigrati coccolatissimi dalla Lamorgese - lasciati liberi di spaccare vetrine e saccheggiare i negozi di alta moda (Gucci e altri)". Secondo il giornalista la "colpa" ovviamente non è dei poliziotti, ma di chi ha dato loro ordini. Infine un appello diretto alla Lamorgese: "Prenda lei la distanza, signor ministro dell’Interno, da questi ordini maldestri. E chieda scusa ai cittadini per non avere saputo tenere l’ordine pubblico, invece di fare loro ramanzine".

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