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Gianluigi Paragone contro Luciana Lamorgese: "Coronavirus, caos a Napoli e Roma? Perché dovrebbe dimettersi subito"
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"Una bolla di sapone destinata a scoppiare". Gianluigi Paragone non usa mezzi termini e sul Tempo smantella punto per punto il Dpcm di domenica e le illusioni del premier Giuseppe Conte. "Gli italiani sanno benissimo che il governo è il primo colpevole di questo secondo collasso: altro che movide e assembramenti", taglia corto il senatore, eletto nel 2018 con il Movimento 5 Stelle e uscito polemicamente dal gruppo grillino dopo la nascita del governo giallorosso. "Gli affanni della prima ondata sono i medesimi di questa seconda, dagli ospedali al trasporto pubblico, con l'aggravante che stavolta le debolezze erano evidenti e nulla è stato fatto per una convergenza di ciò che era fuori allineamento". Riassunto in una frase, "non potevano non sapere cosa sarebbe successo e non hanno fatto nulla".
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Per questo Luciana Lamorgese, preoccupata dalle rivolte di Napoli e Roma, "dovrebbe andarsene perché significa che ha passato questi mesi a vanvera. Chi doveva tenere sotto controllo questa situazione?". "Chi pensa di usare gli scontri con le forze dell'ordine come deterrente della protesta - suggerisce ancora Paragone - sta facendo male i conti: la rete criminale si riprende apertamente la piazza perché nessuno l'ha controllata in questi mesi, come nessuno ha controllato la liquidità messa a disposizione dalle mafie sotto forma di racket". La "saldatura tra disperati e criminalità" era dunque inevitabile, o quasi.
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"Se non si farà vedere lo Stato, si farà vedere l'anti-Stato il quale agisce cash, senza burocrazia. Questo al governo lo hanno capito o no?". La domanda, conclude Paragone, è rivolta a soprattutto ai suoi ex colleghi, i ministri grillini come Patuanelli e Catalfo, esponenti di un partito, il Movimento, che più di ogni altro aveva fatto promesse al Sud e che oggi "si rivela una truffa ideologica che i parlamentari pagheranno a caro prezzo quando sarà sempre più evidente che il voto di gente per bene è servito per arricchire il portafoglio di questa nuova casta".
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