Giovanni Toti durissimo contro Silvio Berlusconi: "SI sta liquefacendo giorno dopo giorno"
Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha perso il braccio di ferro con il governo in particolare, su chiusure, orari e scuole. "Bisogna tenere una linea almeno per qualche giorno, altrimenti generiamo altra confusione. Detto questo, i bar possono compensare con le colazioni e altro fino alle 18. Ma i ristoranti con quella chiusura perdono il 70 per cento dei loro introiti. Il rischio che la protesta cresca c'è". Toti poi - in un'intervista a Repubblica - spiega perché avrebbe voluto la chiusura al 100 per cento delle scuole superiori. "Vedrete che si arriverà lì molto rapidamente. Aver previsto che solo il 25 per cento deve garantire la didattica di presenza alle superiori è solo un modo per salvare la faccia a chi diceva: teniamo aperta la scuola a tutti i costi. Abbiamo bisogno di decongestionare i servizi pubblici, non c'è altro tempo da perdere", spiega.
"Non risponde più al telefono": dopo lo sfregio, la fuga? Toti, con Berlusconi finisce malissimo
Giovanni Toti, nell'intervista a Repubblica, entra nei temi più politici della discussione, come per esempio la sua candidatura alla presidenza della Conferenza delle regioni, al posto di Stefano Bonaccini. "Stiamo gestendo un'emergenza delicata. Forse sarebbe il caso di procrastinare la questione. Personalmente dico che non mi interessa il ruolo, ho tanto da fare. Dopo di che, come sempre, cerco punti di mediazione. Se posso essere utile in questo senso, ci sono sempre stato e ci sono.
Toti poi replica a Silvio Berlusconi che sempre in una intervista a Repubblica aveva detto che il progetto politico Toti-Carfagna non avrà fortuna. "Credo che nessuno dovrebbe compiacersi del fallimento nella costruzione di una casa vicina, se nel frattempo sta crollando la propria. Tanto meno il Cavaliere, che ha una gigantesca eredità politica che si sta liquefacendo al sole giorno dopo giorno, come confermano le ultime amministrative. Atteggiamento un filo distruttivo e autolesionistico. Mi ero offerto per lavorare a un rinnovamento di Fi proprio con Mara, due anni fa. Ma in quella casa è impossibile ristrutturare alcunché. Se fallisce il nostro progetto, non perde Toti, ma restano privi di rappresentanza quei cittadini che ancora credono nella necessità di una forza moderata nel centrodestra. In questo momento vicino a noi vedo solo macerie", la stoccata finale a Berlusconi da parte proprio dell'ex delfino del Cavaliere.