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Dpcm, ricorso al Tar della Lega per salvare i piccoli comuni: ecco la proposta di Matteo Salvini

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Da qualche ora circola l'indiscrezione: Matteo Salvini e la Lega pronti a fare ricorso al Tar contro l'ultimo dpcm del governo di Giuseppe Conte per contenere l'emergenza coronavirus. Il punto è che, a detta del Carroccio, vengono colpiti settori che non sono veicoli per il contagio, almeno stando ai dati. E ora, questa indiscrezione si fa molto più concrete. L'ipotesi a cui lavorano Salvini e Lega è quella di un "ricorso  contro il Dpcm (soprattutto per tutelare le realtà dei centri medio-piccoli) e un “piano-spettacolo” per salvaguardare il settore".

Un’ipotesi concreta è quella di ricorrere contro il Decreto del Presidente del Consiglio, che danneggia in modo particolare i piccoli comuni dove i contagi sono minimi e sotto controllo (a differenza dei centri più grandi). A essere contestate dagli amministratori sono le misure stringenti e uguali su tutto il territorio nazionale, che penalizzano anche le realtà come ristoranti, bar, teatri, palestre, piscine e centri sportivi dei Comuni che non hanno un andamento dei contagi allarmante come nelle metropoli.

Dunque, le parole di Matteo Salvini: "Chi ha rispettato sempre le regole, garantisce la sicurezza e ha investito per interventi di sanificazione e distanziamento non può essere costretto a chiudere se la situazione dei contagi è sotto controllo". Secondo il leader del Carroccio, il ricorso contro il dpcm è considerato una "vera e propria necessità salva-lavoro". 

Infine, si segnala l'ipotesi a cui sta lavorando in particolare il Comune di Treviso, ossia quella di consentire l’esibizione degli artisti nei teatri garantendo la diretta streaming per evitare assembramenti ma garantire il lavoro (e i relativi compensi) a tutto il settore.

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