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Lombardia e coronavirus, Giulio Gallera porta i numeri: "Almeno dieci regioni messe peggio"

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"Rivendico il premio per i letti Covid tagliati". Giulio Gallera, assessore al Welfare, si dice soddisfatto di quanto fatto dalla Lombardia in piena emergenza. Neppure la seconda ondata che vede Milano in una situazione critica lo intimorisce: "È meno critica che in altre regioni - liquida a Repubblica -. I numeri assoluti qui sono più alti perché la Lombardia ha più abitanti. Ma a domenica scorsa qui avevamo un ricoverato ogni 9.389 abitanti. In Campania erano uno ogni 6.800, in Lazio uno ogni 5.345, in Liguria uno ogni 3.858, in Piemonte uno ogni 5.884. Ci sono almeno dieci regioni in una situazione peggiore rispetto a noi, stiamo gestendo l'emergenza. Che vuol dire controllare il contagio ed evitare che gli ospedali debbano bloccare l'ordinario".

 

 

 

 

La Regione di Attilio Fontana può fare affidamento anche sull'ospedale costruito da Guido Bertolaso con le sole donazioni private: "Qui - spiega l'assessore -, assieme all'ospedale di Bergamo, ci sono altri 300 posti". Uno schiaffo, quello di Gallera, ai criticoni come Marco Travaglio e Andrea Scanzi che durante la pandemia hanno dato vita a una vera e propria battaglia contro la Regione. "I ritardi non sono nostri". Domenica Arcuri viene attaccato da tutti. Il motivo? "A giugno abbiamo approvato un piano per raddoppiare le Terapie intensive, lo abbiamo stilato come chiesto dal governo, lo abbiamo mandato al ministero che ha dato l'ok a fine luglio: da allora, però, siamo in attesa del commissario Arcuri, che solo venerdì scorso ha nominato le aziende che faranno da enti attuatori. I ritardi non sono nostri". La conclusione a questo punto non può che essere una: "Il sistema-Lombardia funziona e bene".

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