Luigi De Magistris sul dpcm: "Scomparsa la parola sindaci? Un'uscita infelice del governo"
"Il Governo ha compreso di aver fatto un errore di metodo e soprattutto di forma perché dal Dpcm è scomparsa la parola sindaci e il Viminale oggi frettolosamente ha dovuto chiarire che si tratta di decisioni che verranno prese insieme, da sindaco e Prefetto, nel Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza. Evidentemente si sta provando a ricucire in queste ore un'infelice uscita del Governo". Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris commentando il Dpcm con il quale il governo sino a ieri sera aveva scaricato la responsabilità di chiudere strade e locali in caso di assembramenti interamente sui sindaci. Una mossa che di fatto toglieva il governo dall'imbarazzo di un lockdown, magari a zone, ma comunque di chiusure di trattava.
Critico a riguardo anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. "Un sindaco può fare tutto ma non è il Padreterno. Noi siamo sempre in prima linea, non si può scaricare il coprifuoco sui sindaci, non è un fatto di sfuggire alle responsabilità, tutt'altro: noi dal primo giorno dell'emergenza non ci siamo mai sottratti, ha detto l'inquilino di Palazzo Vecchio. Nardella ha poi detto di "aver parlato con la ministra Lamorgese. Lei è sempre molto attenta, sono fiducioso che avanzerà soluzioni. A mio avviso il Dpcm non va bene quando è generico".
Dopo il nuovo Dpcm anti-Covid il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha inviato stamattina una nota alla prefetta Antonella Bellomo, chiedendo la convocazione urgente del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Per Decaro "necessita di un approfondimento in sede prefettizia con le altre istituzioni del territorio" la disposizione per la "chiusura al pubblico di strade o piazze nelle città per evitare situazioni di assembramento pregiudizievoli di ogni forma di profilassi e di comportamento rispettoso delle misure di contrasto alla diffusione del virus". Il sindaco di Bari chiede così di svolgere nella sede prefettizia "una valutazione circa i provvedimenti più opportuni da adottare in sede locale" e aggiunge "è indispensabile che le nuove disposizioni, quelle più impattanti per la vita economica e sociale delle città - conclude Decaro - vengano ponderate e adottate sulla base di valutazioni sanitarie inequivoche, criteri omogenei e, non ultima, capacità di controllo del rispetto dei provvedimenti adottati".