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Sandra Zampa a Omnibus: "Palestre e piscine? Si poteva chiudere subito, Conte ha detto no". Subito un altro dpcm?

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Non è un mistero, sull'ultimo dpcm contro il coronavirus si è consumato un duro scontro nel governo e tra esecutivo e Comuni. Nel governo, la contrapposizione era tra chi voleva misure più severe e chi, come Giuseppe Conte, preferiva non stringere troppo la cinghia. Ha prevalso la seconda linea, ma in modo peculiare: di fatto, col nuovo dpcm non è cambiato quasi nulla. I comuni, da par loro, lamentano lo "scaricabarile" del premier, che ha delegato a loro ogni eventuale scelta impopolare sulle chiusure localizzate. E il caos in cui si muove l'esecutivo viene confermato tra le righe, ma neppure troppo, dal sottosegretario Pd alla Salute, Sandra Zampa. Intervenendo a Omnibus su La7, e chiamata a commentare il dpcm, infatti afferma: "Palestre e piscine? Forse si poteva decidere di chiudere subito, ma il presidente Conte ha fatto un'altra valutazione. La salute continua a venire prima di ogni altra cosa ma dobbiamo uscire dalla fase del lockdown se no si muore di un'altra cosa: bisogna imparare a convivere con il virus e continuare a rispettare le regole che conosciamo". Ma la frase su palestre e piscine sembra dirla lunga: "Forse si poteva decidere di chiudere subito", ma Conte ha detto no. Sembra quasi che la Zampa dia per scontato che a quello si arriverà, magari con l'ennesimo e imminente nuovo dpm. E che, insomma, quello di domenica sera sia stato il più spuntato degli show televisivi di Conte: in effetti, quali "novità" voleva comunicarci?

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