Carlo Calenda, Luigi Bisignani: "Il due di picche dato da Mara Carfagna al re dei tradimenti"
Un ritratto al vetriolo, quello di Carlo Calenda firmato da Luigi Bisignani in un intervento sul Tempo di domenica 18 ottobre. Il quasi-candidato sindaco di Roma viene ribattezzato il "re dei tradimenti". E l'uomo che sussurra ai potenti scrive: "Carlo Calenda che gigioneggia sulla scena politica sognando il Campidoglio è sicuramente un campione mondiale. Del tradimento. Non solo di tutti quelli che fino ad oggi lo hanno messo al mondo (Montezemolo, Renzi, l'imprenditore napoletano Punzo che gli diede una bella liquidazione purché seguisse altre strade, Zingaretti), ma anche ormai degli oltre 270mi1a cittadini che lo hanno eletto al Parlamento Europeo". Bisignani insiste sul suo assenteismo a Bruxelles, dunque passa in dettagliata rassegna i tradimenti politici a Matteo Renzi e Nicola Zingaretti.
E ancora, un tagliente Bisignani ragiona: "Oggi Calenda, spinto dalle televisioni di Urbano Cairo e da tutto un mondo radical chic che lo vezzeggia per quella sua aria da bimbo perbene cresciuto tra biscotti Plasmon e Chateubriand, viene accreditato come un possibile candidato per la corsa a primo cittadino della Capitale". Ipotesi che secondo Bisignani non regge. La ragione? Calenda è osteggiato da tutti, o quasi. In primis da sinistra, ma Bisignani poi dà conto "dell'avversità totale di Giorgia Meloni mentre Matteo Salvini mal lo sopporta".
Che resta da fare, a Calenda? "Non resta che attirare le macerie di Forza Italia, e qui Calenda spera, in cuor suo, che la cortesia innata di Gianni Lena si trasformi in appoggi di qua e di là del Tevere. Anche Mara Carfagna, che ha corteggiato in tutti i modi, gli ha dato un due di picche avendo altro a cui pensare a pochi giorni dalla nascita della sua prima bimba", rivela Bisignani. Insomma, per Calenda una corsa persa in partenza?