Coronavirus, lo sfogo di Nicola Zingaretti: "Avanti così, e la Campania di Vincenzo De Luca può portarci a un nuovo lockdown"
La Campania è vicina alla crisi sanitaria. Non accennano a rallentare i contagi da coronavirus che avevano risparmiato la regione di Vincenzo De Luca nella prima tornata, ma non nella seconda. L'allarme ormai è drammatico: se si continua così - raccontava il Corriere della Sera- si finisce per avere 20mila contagiati a novembre nella Regione del Pd. Un dato che raggiunge anche i vertici del Nazareno, in particolare Nicola Zingaretti. È lui - a detta del retroscenista Augusto Minzolini - il più preoccupato. "Il rischio è che i campani - si è sfogato il governatore del Lazio - siano spinti dai tempi di chiusura draconiani di locali e ristoranti imposti dal Savonarola di Napoli, a sconfinare per divertirsi nella provincia di Latina. Per cui o imponiamo gli stessi orari, o rischiamo in futuro di dover decidere un lockdown".
In sostanza il segretario del Partito democratico se la prende con la rigidità del collega. "Strategia paradossale, diciamo un po' casareccia", la definisce Minzolini sul Giornale, "eppure basterebbe un po' di buonsenso che non sembra vada d'accordo con lo spirito giallorosso". Un esempio? Mentre a Montecitorio, si usa ancora il testo sierologico per il Covid, che fotografa la condizione del deputato tre giorni prima, a Palazzo Madama, siamo già al tampone molecolare o a quello rapido che garantisce una diagnosi al presente del senatore. "Sarà solo un caso - conclude il giornalista - ma, a quanto pare, sembra che ci siano più contagiati nel reame di Roberto Fico che non nel regno di Elisabetta Casellati". Il primo grillino appartenente alla maggioranza, la seconda azzurra all'opposizione.