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Coronavirus, Giuseppe Conte e Roberto Speranza pronti ad assecondare Mattarella: in arrivo un Dpcm-ponte

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Il nuovo Dpcm con misure più stringenti per far fronte all'emergenza coronavirus si prepara già a essere terreno di guerra per Stato e Regioni. Uno scenario, questo, che Sergio Mattarella vuole evitare a tutti i costi e così Giuseppe Conte e Roberto Speranza sono pronti ad assecondarlo. Come? Stando al Fatto Quotidiano con un Dpcm-ponte che allunghi le misure giá vigenti e non creare un vuoto normativo. Le Regioni, infatti, sono pronte a fare battaglia. Tra queste anche la Liguria che, con il suo governatore, rivendica una certa autonomia, perché non si può affrontare casi diversi in maniera uguale. “C’è la limitazione per legge della facoltà ordinativa ampliativa delle Regioni, ovvero quello che avevamo chiesto al governo di non fare - spiega Giovanni Toti - non perché abbiamo intenzione di fare uso sconsiderato del nostro potere di ordinanza ma perché riteniamo che in questa situazione, che è di preoccupazione ma non di emergenza grave, la limitazione del potere di ordinanza ampliativo delle Regioni rispetto alle iniziative del governo vada a turbare il leale equilibrio istituzionale che è dovuto tra Regioni e governo centrale".

 

 

Come il leader di Cambiamo anche Luca Zaia grida all'autonomia nel gestire il suo Veneto. Insomma, ancora una volta il governo si trova a fare i conti con i presidenti di regione. Intanto è previsto per oggi, mercoledì 7 ottobre, il voto sulla proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio. E, anche in questo caso, non mancheranno colpi di scena.

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