Claudio Borghi, altra stoccata a Giancarlo Giorgetti: "Non morirò democristiano. A questo punto meglio comunista"
Prosegue la bagarre tutta interna alla Lega. Dopo le prime dichiarazioni contro Giancarlo Giorgetti, Claudio Borghi rincara la dose. L'economista della Lega - come già spiegato in un'intervista all'Huffington Post e ribadito oggi, lunedì 5 ottobre, a Un Giorno da Pecora - non ha alcuna intenzione di strizzare l'occhio in Euorpa al Ppe come invece suggerisce il vicesegretario federale del Carroccio. "Giorgetti ha detto di dialogare con l’Europa - ha tuonato ai microfoni di Rai Radio 1 -. Come diceva il vecchio Pintor 'non morirò democristiano'. Mentre gli altri con il passare del tempo diventano democristiani, io mi sa che con il passare del tempo divento comunista".
Insomma, stando a Borghi la Lega non guarderà mai al Partito popolare europeo come invece sperato da Giorgetti: "Berlusconi - spiegava all'Huffington - era nel Ppe mi pare, ed aveva anche le spalle abbastanza larghe. Mi sembra di ricordare che fu levato di mezzo a colpi di spread e che nessuno mosse un dito per aiutarlo. Vi ricordate i risolini di Merkel e Sarkozy? Erano entrambi del Ppe. Mi verrebbe da dire che con amici così non avremmo bisogno di nemici".