Giorgia Meloni, voci dai vertici: "Forza Italia pronta a mettere in piedi una cosa con lei"
Forza Italia deve fare i conti con i numeri e fallito il tentativo di unione tra Mara Carfagna e Azione il partito di Carlo Calenda si guarda ai risultati elettorali. E al momento la pole position è tutta di Giorgia Meloni. Le due capo gruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato. Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini, secondo il quotidiano Il Giornale, sarebbero in rotta di collisione con due esponenti che hanno avuto molta influenza negli ultimi mesi, Tajani e Ronzulli. C'è un rimpallo di responsabilità per i risultati elettorali in un linguaggio che gli interlocutori degli uni e degli altri - per usare un eufemismo - descrivono come colorito".
Si guarda ora alla formazione o meglio alla rifondazione di un partito con protagonista Giorgia Meloni o che tiri dentro Giuseppe Conte. "Il problema - spiega Sestino Giacomoni, uno dei consiglieri del Cav - non sono le facce. Anche perché ancora oggi l'unica faccia che tira tra noi è quella di Berlusconi. Ma dei contenuti che rilancino un'identità moderata diversa da Salvini e da Meloni sempre nel centrodestra. E, invece, alcuni pensano che la Meloni potrebbe tirarli a bordo. Francamente non capisco perché dovrebbero farlo".
Poi c'è da fare i conti con il numero della riduzione dei parlamentari con la vittoria del "Sì" al referendum. I posti non ci sono per tutti, lo sa Gianfranco Rotondi secondo cui ci sono "due strade davanti: o tentiamo di mettere in piedi una cosa con la Meloni, che sta mutando le sue posizioni sull'Euro e viene dall'esperienza comune del Pdl; oppure, tentiamo l'avventura di un nuovo grande partito cattolico con Conte e, magari, pure con Renzi".
D'altronde i numeri consigliano una fusione con Fratelli di Italia. "La Meloni", scrive Augusto Minzolini sul Giornale, "invece, che da tempo punta ad assorbire pezzi di nomenklatura azzurra sul territorio ha l'ambizione di sostituire Forza Italia. Non è una boutade, sono discorsi che la Santanchè già faceva due anni fa e l'operazione va avanti: se uno analizza il dato delle ultime elezioni si accorge che i voti persi dagli azzurri, addirittura quelli che erano una volta i suoi candidati, sono finiti in Fratelli D'Italia. L'apertura della Meloni alle preferenze nella nuova legge elettorale è un altro passo. Per cui Forza Italia per non soccombere deve accompagnare un rinnovamento, indifferibile, con un aggiornamento della propria identità. Se gli azzurri, invece, si dedicheranno solo a nominalismi, personalismi, gelosie, trattative ad personam separate, l'epilogo è già scritto: spariranno".